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De la bonne mort au bon mort - 28/02/08

Doi : MP-04-2005-4-2-1636-6522-101019-200500404 

Isabelle Atmani

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Le recours à des modélisations d’une bonne mort est incontournable dans la pratique palliative. Celles-ci se déclinent à partir d’un fantasme d’un bien en soi, d’un meilleur à venir, voire même d’un beau accessible. Ces élections d’idéaux, processus sur lequel se repose la cohérence des équipes soignantes, valent pour la manière dont nous les réalisons imparfaitement, voire même dont nous attaquons ces représentations. À ces créations à la fois collectives et individuelles correspond une demande énoncée au sujet mourant : celle d’être « le mort qu’il faut » afin de pouvoir bénéficier de cette forme spécifique de lien que représente l’accompagnement palliatif. En effet des injonctions de plusieurs natures sont énoncées de manière plus ou moins implicite à l’endroit du sujet désigné mourant. Qu’il s’agisse de critères sociaux ou d’exigences individuelles, le sujet doit répondre favorablement afin de ne pas demeurer dans une solitude totale face à la mort.

Dying well

In routine palliative care practice, modelization of death is inevitable. Such models develop from unstated desires : death is good in itself, better is to come after death, what is good is accessible. These elected ideals issue from a mental process constituting the foundation of nursing care. These ideals have value because of the way we try (imperfectly) to fulfill them or comprehend their representations. These individual and community ideals correspond to the declared desires of the terminally ill to “die well” and benefit from the specific form of interpersonal relation represented by palliative care. The dying person is enjoined more or less implicitly to respond to individual or social demands, and must, in order to escape total solitude in face of death, respond favorable.


Mots clés : modélisation , bon mort , agonie , pulsion de vie , thanatos , idéaux , l’esthétique , l’extrême

Keywords: modelization , peaceful death , life , thanatos , ideals , esthetics , extreme


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Vol 4 - N° 2

P. 77-79 - Aprile 2005 Ritorno al numero
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