Tecnica chirurgica di trapianto cardiopolmonare - 22/10/14
Riassunto |
Le principali indicazioni del trapianto cardiopolmonare (TCP) sono le ipertensioni arteriose polmonari, che siano idiopatiche, secondarie o associate alle cardiopatie congenite (sindrome di Eisenmenger). Come il trapianto bipolmonare (TBP), il TCP offre una buona sopravvivenza a lungo termine a pazienti che sfuggono ad ogni trattamento medico e la cui prognosi vitale è in gioco. Oltre alla gestione di un cuore insufficiente, i vantaggi di questo trapianto sono l'assenza di ischemia bronchiale e di complicanze bronchiali a distanza e il tasso meno elevato di bronchiolite obliterante. Il rapporto attuale di TCP rispetto al TBP è di uno a dieci. Infatti, a causa della scarsità di organi, si privilegia il TBP ogni volta che sia possibile, ma il TCP resta raccomandato per i pazienti con una disfunzione cardiaca destra grave o una sindrome di Eisenmenger. La tecnica chirurgica è ben standardizzata dai primi TCP. È fondamentale una buona coordinazione tra l'equipe di prelievo e quella di trapianto per ridurre l'ischemia del trapianto. Infine, il supporto circolatorio è indispensabile per gestire le insufficienze postoperatorie resistenti alle terapie mediche.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Tecnica chirurgica, Prelievo, Trapianto cardiopolmonare, ECMO
Mappa
Benvenuto su EM|consulte, il riferimento dei professionisti della salute.