Rischio radiologico: Gestione medica delle vittime di incidenti radiologici - 27/06/14
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Riassunto |
Lo sviluppo continuo delle tecniche come la diversità delle intenzioni di nuocere rendono la minaccia nucleare e radiologica particolarmente imprevedibile. I poteri pubblici elaborano o aggiornano dei piani di intervento specializzati, mettendo in azione dei mezzi materiali e umani, organizzano delle formazioni per il personale di intervento e validano un certo numero di procedure con degli esercizi di grande ampiezza. Le vittime radiocontaminate possono presentare due quadri differenti: la contaminazione (interna per inalazione, ingestione e ferite o esterna per deposito sulla cute e sugli indumenti) e l'irradiazione globale o localizzata. In tutti i casi, la gestione dell'urgenza medicochirurgica prevale sull'urgenza radiologica. Al momento del triage iniziale, le vittime sono categorizzate secondo la natura e la gravità delle loro lesioni in urgenze assolute o relative. In caso di contaminazione e senza interferire con il trattamento medico immediato, le vittime devono essere spogliate rapidamente. Questo semplice gesto permette, così, di eliminare il 90-95% della contaminazione. Il trattamento della contaminazione deve essere iniziato rapidamente, su semplice presunzione, in quanto esso è tanto più efficace quanto più è somministrato precocemente. In caso di irradiazione, l'urgenza si basa sulla valutazione dosimetrica. In effetti, la valutazione della dose ricevuta condiziona direttamente le modalità della gestione medica che richiede, il più delle volte, un approccio multidisciplinare che coinvolge i servizi di ematologia, degli ustionati e di chirurgia plastica e le unità di terapia cellulare.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Incidente radiologico, Contaminazione, Irradiazione, Radionuclide
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