Questo articolo completa l'esposizione precedente sui traumi vascolari degli arti, descrivendo alcuni aspetti importanti del loro trattamento, in particolare le aponeurotomie delle logge osteofibrose dell'avambraccio e della gamba, la gestione delle lesioni nervose associate e la copertura tissutale delle rivascolarizzazioni. Tratteremo anche l'interesse delle tecniche endovascolari per i traumi arteriosi che si verificano in regioni anatomiche di accesso chirurgico difficile, come per i tronchi sovraortici. Descriveremo i problemi specifici posti dalla gestione dei traumi vascolari in ogni regione anatomica: vasi succlavi, ascellari e dell'arto superiore, quindi vasi dell'arto inferiore, femorali, poplitei e della gamba. Tratteremo i problemi posti dagli pseudoaneurismi e dalle fistole arterovenose traumatiche. Termineranno questo articolo raggruppando alcune forme particolari: i traumi arteriosi del bambino, dove il diametro dei vasi e la crescita del bambino pongono dei problemi specifici, e i traumi legati all'iniezione di sostanze illecite, dove la migliore soluzione di fronte a una rottura arteriosa infetta è, a volte, la doppia legatura arteriosa, e, infine, descriveremo i problemi specifici posti dai traumi arteriosi della mano, per i quali è spesso auspicabile una gestione multidisciplinare. In conclusione, questo articolo dimostra che la gestione dei traumi vascolari degli arti non si limita alla rivascolarizzazione arteriosa. Occorre tenere conto, in ogni caso, dell'eziologia del trauma e della topografia della lesione arteriosa. Anche l'importanza della contusione tissutale associata e la gravità dell'ischemia arteriosa sono degli elementi essenziali da prendere in considerazione per ottenere un risultato funzionale accettabile.