Cancro dell'orofaringe - 12/02/14
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Riassunto |
I cancri dell'orofaringe appartengono al gruppo delle neoplasie delle vie aerodigestive superiori (VADS). La loro epidemiologia ha conosciuto, negli ultimi tempi, profonde modifiche, a causa dell'aumento dei cancri orofaringei indotti dai papillomavirus umani (HPV tipo 16, soprattutto) e della riduzione della parte relativa dei tumori legati al consumo di alcol e di tabacco. Il bilancio di questi cancri deve permettere di precisare, oltre alle potenziali comorbilità del paziente, le estensioni locoregionali e a distanza che guidano la strategia terapeutica. Quest'ultima è determinata in modo collegiale da un'equipe multidisciplinare e integra in modo variabile diverse modalità terapeutiche: chirurgia, radioterapia, chemioterapia e terapie molecolari mirate. Se la chirurgia e la radioterapia possono essere utilizzate da sole per i tumori di stadio precoce, il trattamento delle forme localmente avanzate fa ricorso a delle associazioni terapeutiche complesse. Numerosi progressi terapeutici sono stati compiuti recentemente, in particolare sul piano tecnico, permettendo una migliore conservazione funzionale, garante della qualità di vita successiva dei pazienti.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Cancro delle vie aerodigestive superiori, Orofaringe, Human papillomavirus, Adenopatia
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