Revisione con protesi non cementata nelle mobilizzazioni asettiche del cotiloide nelle protesi totali d'anca - 18/05/12
Riassunto |
I buoni risultati clinici dell'artroplastica totale d'anca hanno indotto i chirurghi ortopedici a proporre questo intervento a pazienti sempre più giovani. L'obiettivo di una revisione acetabolare con impianti non cementati è di ottenere una stabilità primaria ottimale seguita da una fissazione secondaria biologica mediante osteogenesi. Il bilancio preoperatorio è indispensabile per la strategia terapeutica. L'espianto del cotile è una tappa importante. Occorre prendere tutte le precauzioni allo scopo di non aumentare i danni ossei acetabolari, in particolare quando l'impianto non è distaccato. È opportuno valutare le perdite ossee. Sono disponibili diverse classificazioni per guidare la strategia operatoria. Dopo questa tappa, si determina la scelta definitiva dell'impianto cotiloideo non cementato. L'uso di cupole non cementate in chirurgia di revisione acetabolare è una metodica efficace e durevole qualora vengano rispettate le indicazioni. Questa metodica mostra tuttavia i suoi limiti negli stadi avanzati di distruzione acetabolare. La tecnica di inserimento è ora ben nota e riproducibile. Gli studi a lungo termine forniscono risultati soddisfacenti.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : protesi totale d'anca, acetabolo, revisione, mobilizzazione
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I riferimenti bibliografici a questo capitolo sono: Henry J., Fessy M.-H. Traitement chirurgical par prothèse non cimentée des descellements aseptiques cotyloïdiens des prothèses totales de hanche. Encyclopédie Médico-Chirurgicale. Trattato di tecniche chirurgiche - Chirurgia ortopedica 01-07-310, 2011, 10 p. Tutti i diritti riservati. |
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