Descrizione e valutazione dell'efficacia dei trattamenti per il recupero motorio nel soggetto emiplegico: un approccio ragionato - 22/02/12
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Riassunto |
L'obiettivo di questo articolo è quello di presentare diverse tecniche di rieducazione che possono essere proposte per migliorare la motilità e la mobilità dei pazienti dopo un accidente vascolare cerebrale (AVC), esaminare le prove della loro efficacia e distinguere delle indicazioni per la pratica. Nel complesso, sono descritte nove tecniche: la costrizione dell'arto superiore, la costrizione del tronco, le ortesi meccaniche di deambulazione e/o sospensione, i dispositivi robotici e meccanizzati per l'arto superiore, il movimento immaginato, le stimolazioni elettriche, la rieducazione in laboratorio, la terapia allo specchio e il lavoro in bilaterale. Alcune tecniche sono state oggetto di diversi lavori scientifici, mentre altre sono state studiate meno. Per la maggior parte dei trattamenti, non è possibile trarre conclusioni sulla loro efficacia o sull'assenza di effetti. La natura complessa degli interventi in rieducazione e il numero e la qualità degli studi restano spesso insufficienti. Tuttavia, possono essere enunciati alcuni principi: i trattamenti che incorporano un'intensità importante sembrano avere un'efficacia maggiore, per esempio la riabilitazione con un sistema meccanizzato/robotizzato, in laboratorio o per costrizione indotta. A livello della deambulazione, l'utilizzo di sistemi meccanizzati sembra più pertinente per i pazienti che non hanno ancora acquisito la deambulazione. Sono distinte alcune tecniche per la rieducazione dei pazienti con deficit grave dell'arto superiore, come la terapia allo specchio o il movimento immaginato, che possono essere realizzate quando il recupero motorio è limitato. Per numerose tecniche non è ancora possibile distinguere delle indicazioni cliniche, in quanto i dati concernenti la descrizione dei protocolli di allenamento, la dose di trattamento, la durata, la popolazione bersaglio o il momento ottimale dell'effetto sono insufficienti. Delle schede cliniche riassumono le dosi descritte da studi scientifici, al fine di informare (evidence informed practice) al meglio il terapeuta e il paziente sulle scelte terapeutiche possibili.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Rieducazione, Emiplegia, Motilità, Allenamento, Valutazione, Efficacia
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