Dacrio-cisto-rinostomia endoscopica - 26/09/11
pagine | 16 |
Iconografia | 18 |
Video | 2 |
Altro | 1 |
Riassunto |
La dacrio-cisto-rinostomia (DCR) endoscopica permette di ristabilire una comunicazione tra le vie lacrimali e la fossa nasale per via endonasale, senza incidere la cute del volto. L'indicazione chirurgica è posta dall'oftalmologo, dall'esame rinologico e dalla diagnostica per immagini medica, costituita principalmente dalla dacrioTC, che precisa le modalità operatorie. I metodi endoscopici non consentono, tuttavia, di dimenticare i tre principi chirurgici della DCR classica, che devono assolutamente essere rispettati, pena il rischio di insuccesso: rispettare la pompa lacrimale, ottenere una neocomunicazione tra le vie lacrimali e la fossa nasale quanto più ampia possibile, centrare l'apertura della stomia sul canalicolo di unione. La DCR endonasale sotto videoendoscopia tende sempre più a soppiantare la via esterna. Essa ottiene praticamente lo stesso tasso di successi definitivi, ma permette, inoltre, una guarigione rapida grazie a un controllo visivo permanente, con assenza pressoché totale di sanguinamento e, soprattutto, senza cicatrici cutanee. Infine, da una quindicina di anni, sono comparse nuove tecniche: DCR laser-assistita (per via transcanalicolare, endonasale o con una combinazione delle due), protesi endocanalari (stent, palloncini) e interventi sotto microendoscopia endocanalicolare. Queste tecniche non hanno, per il momento, dimostrato risultati stabili.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Dacrio-cisto-rinostomia endonasale, Dacrio-cisto-rinostomia con laser, Stent, Palloncino, DacrioTC, Dacriocistite, Lacrimazione
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