L'interesse principale dei blocchi nervosi periferici in situazioni di urgenza risiede nell'assenza di ripercussioni generali (neurologica centrale, emodinamica, ventilatoria). Le due situazioni più propizie per la messa in opera di un'analgesia loco-regionale (ALR) in urgenza sono i traumi degli arti e del viso. Una scheda di controllo che indichi i dati dell'esame neurologico iniziale, i prodotti utilizzati, i parametri di sorveglianza e la ricerca di segni di tossicità sistemica deve essere compresa nella documentazione medica. La lidocaina, con adrenalina o meno a seconda del blocco analgesico previsto, offre il miglior rapporto efficacia/sicurezza. In caso di ferita estesa i blocchi analgesici del volto devono sostituire nel dipartimento di urgenza le anestesie locali del volto che possono portare all'infiltrazione di eccessivi volumi e dosi di analgesici locali. Il blocco della guaina dei flessori deve sostituire l'anestesia ad «anello» dei nervi collaterali delle dita. Il blocco del nervo femorale fa ricorso alla tecnica del compartimento iliofasciale, senza neurostimolatore. La pratica dei blocchi locoregionali si concepisce dopo una formazione teorica e un apprendimento pratico forniti da medici anestesisti-rianimatori, in particolare in sala operatoria. L'elaborazione di protocolli di ALR deve essere inquadrata in un approccio globale della gestione del paziente in urgenza, che integri i vincoli dei periodi preospedaliero, di accettazione delle urgenze e, in caso di necessità, della sala operatoria.