Fratture del bacino - 01/01/03
Jean-Louis Caillot : Professeur des Universités, praticien hospitalier, chef de service
Eric-Joseph Voiglio : Maître de conférences des Universités, praticien hospitalier
Urgences chirurgicales, centre hospitalier Lyon Sud, chemin du Grand-Revoyet, 69495 Pierre-Bénite cedex France
Service de chirurgie orthopédique et traumatologique, hôpital Nord, avenue Albert-Raimond, Saint-Priest-en-Jarez, 42055 Saint-Étienne cedex 2 France
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Riassunto |
Le fratture del bacino sono potenzialmente gravi e associate a un'alta mortalità; la responsabilità è attribuita, nella maggior parte dei casi, agli incidenti stradali. Si tratta il più delle volte di politraumatizzati che richiedono una valutazione completa delle lesioni in urgenza, con almeno un esame radiologico tradizionale, un'ecografia addominale e, se possibile, una TC d'urgenza. La diagnostica per immagini consente in genere di identificare i meccanismi lesivi di base, ovvero una rotazione esterna, una rotazione interna o una dislocazione verticale del bacino. I rischi principali di queste fratture risiedono nelle complicanze emorragiche nella fase acuta che orientano la gestione iniziale del paziente. Il mancato riconoscimento di una ferita anorettale espone il ferito a complicanze settiche gravi o addirittura letali. Il trattamento di questi traumatizzati deve essere multidisciplinare e richiede la collaborazione di chirurghi ortopedici e addominali, rianimatori e radiologi.
Parole chiave : bacino, trauma, ematoma retroperitoneale, emorragia, frattura instabile, arteriografia
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