Astrocitomi di basso grado - 01/01/01
Hôpital Pasteur, 30, avenue de la Voie Romaine, 06002 Nice cedex 1 France
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Riassunto |
Gli astrocitomi di basso grado sono tumori gliali caratterizzati da una lenta evoluzione che conferisce loro una reputazione di relativa benignità. Tuttavia, il loro trattamento è difficile e la loro prognosi, sia vitale che funzionale, non è così buona come la loro natura istologica, definita «benigna», potrebbe lasciar supporre.
Questi tumori rappresentano il 10-15% dei tumori cerebrali primitivi e il 30% dei gliomi. Essi rappresentano un gruppo di diverse entità istologiche che hanno in comune la loro natura gliale e la loro prognosi istopatologica di grado I e II. Alcuni tipi sono frequenti come gli astrocitomi fibrillari dell'adulto di grado II. Altri sono rari: astrocitomi pilocitici di I grado del bambino e pleioxantoastrocitomi. Essi evolvono in maniera diversa.
La sintomatologia clinica non è per lo più univoca e dipende essenzialmente dalla localizzazione della lesione: gli astrocitomi della fossa cranica posteriore si manifestano con i segni legati all'aumento della pressione endocranica o da una lesione delle pareti craniche, gli astrocitomi sopratentoriali si rivelano più frequentemente con crisi epilettiche focali e gli astrocitomi delle vie ottiche causano una sintomatologia visiva.
La diagnosi si basa sulla tomografia computerizzata (TC) e soprattutto sulla risonanza magnetica (RM) che precisano la localizzazione, le dimensioni, la natura infiltrante o espansiva delle lesioni così come le loro relazioni con le zone funzionali del cervello. L'esame istologico permette di confermare la diagnosi dopo una biopsia o un'exeresi totale e di considerare l'eventuale programmazione di trattamenti complementari.
Nel corso di questi ultimi anni, la generalizzazione della RM ha reso più attuali queste domande di strategia terapeutica. Piccole lesioni di basso grado sono diagnosticate precocemente e richiedono una pronta decisione terapeutica. La loro accessibilità con le tecniche stereotassiche ha reso la diagnosi istologica possibile nell'immediata fase successiva alla diagnosi fornita dalle tecniche di imaging. I miglioramenti dei mezzi diagnostici hanno messo in evidenza le incertezze dei terapeuti riguardo alle migliori opzioni da scegliere tenendo conto allo stesso tempo dei dati puramente statistici come la mediana di sopravvivenza o la percentuale di sopravvivenza a 5 e 10 anni, ma anche della qualità di vita di questi pazienti spesso di giovane età.
Questo capitolo avrà dunque come obiettivo quello di riassumere i concetti generali riguardo ai diversi gliomi di basso grado, prima di analizzare in modo più approfondito i quadri clinici più frequenti.
Parole chiave : stereotassia, grading, neurofibromatosi, radioterapia
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