Trattamento della spasticità - 01/01/01
Fondation franco-américaine, hôpital Calvé, 62600 Berck-sur-Mer France
Anton Yakovleff : Attaché
Laurence Mailhan : Chef de clinique-assistant
Philippe Azouvi : Professeur des Universités, praticien hospitalier
Bernard Bussel : Professeur des Universités, praticien hospitalier
Service de rééducation neurologique, hôpital Raymond-Poincaré, 92380 Garches France
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Riassunto |
Constatata grazie all'esame obiettivo, la spasticità è un sintomo definito dall'aumentato velocità dipendente della resistenza del muscolo allo stiramento. Questo sintomo può essere spiegato da modificazioni delle proprietà meccaniche dei muscoli, da riorganizzazione sinaptica segmentaria midollare o da liberazione delle vie segmentarie. La gravità delle conseguenze funzionali è variabile. Quando è specificatamente a carico di un gruppo muscolare, si ricorre ad un trattamento focale (alcolizzazione del nervo, iniezione di tossina botulinica) o chirurgico (neurotomia, DREZotomia [dorsal root entry zone]). Quando è più diffusa, vengono impiegati vari farmaci (baclofene, dantrolene, diazepam, tizanidina...). Quando la spasticità è marcata e funzionalmente molto fastidiosa, può essere proposta, soprattutto nelle lesioni midollari, una terapia con baclofene intratecale. Sono state prese in considerazione anche numerose tecniche di chinesiterapia, volte a ridurre la spasticità; i loro effetti sono per lo più transitori.
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