Emiplegie - 01/01/03
Sylvie Cantalloube : Médecin adjoint
Isabelle Monteil : Chef de service
Service de médecine physique et de réadaptation, hôpital Bellan, 19-21, rue Vercingétorix, 75674 Paris cedex 14 France
pagine | 16 |
Iconografia | 1 |
Video | 0 |
Altro | 0 |
Riassunto |
La maggior parte delle volte la diagnosi positiva di emiplegia è facile e si basa su un esame obiettivo dettagliato. La diagnosi topografica è orientata dai disturbi associati alla lesione motoria ed è confermata dagli esami neuroradiologici. La raccolta dell'anamnesi è un elemento fondamentale per la diagnosi eziologica. Esistono diverse cause di emiplegia, ma quelle vascolari rimangono le più frequenti. La valutazione del deficit, ma anche delle incapacità che questo comporta, e soprattutto la loro evoluzione nelle prime settimane, permettono di estrapolare dei fattori prognostici di recupero funzionale. Questi fattori prognostici permettono di fissare gli obiettivi di rieducazione e di ottimizzare il trattamento dei pazienti emiplegici.
Parole chiave : ictus cerebrale, emiplegia, ipertonia spastica, indice di motilità, indice d'incapacità, sincinesie, disturbo del tono
Mappa
Benvenuto su EM|consulte, il riferimento dei professionisti della salute.
L'accesso al testo integrale di questo articolo richiede un abbonamento.
Già abbonato a questo trattato ?