Melanomi maligni cervico-facciali - 01/01/02
Benoît Godey : Praticien hospitalier universitaire
Christophe Domogala : Interne des Hôpitaux
Service d'oto-rhino-laryngologie et de chirurgie maxillofaciale, hôpital Pontchaillou, 2, rue Henri-Le-Guilloux, 35000 Rennes France
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Riassunto |
Da 30 anni, i melanomi maligni della testa e del collo sono in costante aumento, dopo i 30 anni, in tutti i paesi del mondo.
Sembra accertato il ruolo dell'esposizione al sole, in particolare le esposizioni ripetute, soprattutto nell'infanzia, per le lesioni cutanee nei soggetti con pelle chiara (biondi o rossi). I melanomi maligni cutanei del tipo lentigo sono le forme più frequenti nei paesi temperati, ma la loro prognosi, in definitiva, è identica a quella delle altre forme (nodulari o superficiali con componente orizzontale), con spessore uguale. L'indice di Breslow rappresenta, quindi, il fattore prognostico essenziale.
L'atto chirurgico rimane la base terapeutica essenziale, con risultati positivi nelle forme localizzate senza trattamento associato, mentre il trattamento delle forme estese o metastatiche rimane illusorio, nonostante l'ausilio della radioterapia e della chemioterapia. Pertanto, bisogna insistere sulla prevenzione e sullo screening precoce che rappresentano, in definitiva, un apporto terapeutico molto importante.
I melanomi mucosi risultano rari, caratterizzati nell'insieme da una diagnosi tardiva e da un trattamento inefficace, a causa delle recidive locali e delle metastasi.
Parole chiave : melanoma mucoso, melanoma maligno cutaneo, cancro della testa e del collo, chirurgia dei tumori cutanei, esposizione al sole
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