Traumi del terzo medio della faccia - 01/01/02
Patrick Abitbol : Interne des hôpitaux de Paris
Pascal Boutin : Interne des hôpitaux de Paris
Jean-Paul Monteil : Professeur des Universités, praticien hospitalier
Service ORL Chirurgie de la Tête et du Cou, Hôpital Saint-Louis 1, Avenue Claude Vellefaux, 75475 Paris cedex 10 France
pagine | 18 |
Iconografia | 19 |
Video | 0 |
Altro | 0 |
Riassunto |
Il trattamento dei traumi del terzo medio della faccia ha beneficiato nel corso degli ultimi due decenni dei progressi della diagnostica per immagini e dei materiali di osteosintesi.
I primi hanno permesso di migliorare la diagnosi lesionale e di dimostrare in passato la complessità insospettabile delle fratture mediofacciali.
Il miglioramento dei materiali di osteosintesi, la loro miniaturizzazione, la loro stabilità e la loro capacità a osteointegrarsi hanno semplificato le vie d'accesso e limitato la durata degli interventi e del bloccaggio mascellare.
I traumatismi possono mettere a rischio la prognosi quoad vitam e complicarsi con lesione respiratoria, oculare, nasosinusale, olfattiva, masticatoria. Il loro trattamento non deve quindi essere rinviato, per evitare le sequele estetiche e funzionali ancora troppo frequenti. Possono essere associate alcune lesioni del piano anteriore della base del cranio, con fuoriuscita di liquido cefalorachidiano e rischio di meningite.
I traumi delle parti molli e i traumi del bambino verranno soltanto citati in questa sede poiché già trattati in altri articoli dell'EMC.
Parole chiave : traumi della faccia, terzo medio, frattura, occlusofacciale
Mappa
Benvenuto su EM|consulte, il riferimento dei professionisti della salute.
L'accesso al testo integrale di questo articolo richiede un abbonamento.
Già abbonato a questo trattato ?