La chirurgia conservativa del carcinoma mammario - 01/01/04
Mattia Intra : Vice Direttore Divisione di Senologia
Istituto Europeo di Oncologia, Via Ripamonti, 435, 20141 Milano Italia
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Riassunto |
La chirurgia conservativa della mammella ha progressivamente ma definitivamente sostituito la mastectomia nel trattamento dei tumori in stadio iniziale. Associata alla radioterapia, essa è in grado di garantire alle pazienti le stesse percentuali di sopravvivenza globale e migliori risultati estetici con un accettabile rischio di recidiva locale. Tutto ciò si traduce in una migliore qualità di vita per la paziente. Le attuali indicazioni alla chirurgia conservativa possono essere così sintetizzate: tumore mammario di qualsiasi dimensione che in rapporto alla sede, forma e volume del seno, possa essere asportato in maniera conservativa con ampi margini di sicurezza e buon risultato estetico. L'evoluzione del trattamento conservativo ha recentemente avuto un nuovo impulso con la possibilità di evitare in casi selezionati la dissezione ascellare di principio senza rinunciare alle importanti informazioni prognostiche dei linfonodi loco-regionali. Verranno di seguito descritte le tecniche di chirurgia conservativa della mammella, con particolare riguardo alla quadrantectomia secondo Veronesi ed alle sue più recenti evoluzioni, ed il trattamento chirurgico dei linfonodi loco-regionali (dissezione ascellare completa, biopsia del linfonodo sentinella, biopsia dei linfonodi della catena mammaria interna).
Parole chiave : chirurgia conservativa, quadrantectomia, ROLL, chirurgia radioguidata, dissezione ascellare, linfonodo sentinella, biopsia linfonodale, linfonodi mammari interni
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