Malori del lattante. Diagnosi e gestione - 01/01/05

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Riassunto |
L'espressione «malore del lattante» definisce una varietà di eventi molto ampia per tipo e gravità e nessuno tra di essi deve essere trascurato (valore di avvertimento). I principali segni clinici sono: pallore o cianosi, irregolarità del respiro, ipotonia, perdita di coscienza. La loro intensità e durata delineano la gravità del malore: dal malore lieve e di breve durata fino al malore profondo e prolungato che richiede di principio un intervento rianimatorio. Anche in assenza di conseguenze fisiche per il bambino, è necessario gestire l'ansia reattiva della famiglia. Bisogna insistere per ottenere una diagnosi eziologica immediata (gestione) o secondaria (prevenzione delle recidive). L'anamnesi raccolta dai familiari ha un'importanza fondamentale. L'esame obiettivo meticoloso è seguito da esami diagnostici, generalmente in ambito ospedaliero, via via completati in base all'orientamento diagnostico. La causa può apparire chiara in un contesto conosciuto o di sufficiente chiarezza: quadro infettivo grave, cardiopatie congenite cianogene, maltrattamenti, reflusso gastroesofageo (RGE), iperreattività vagale (IRV), associazione RGE/IRV. Può anche trattarsi dell'evento inaugurale di una patologia sconosciuta, al suo esordio o fino a quel momento larvata: cardiopatie ostruttive sinistre, aritmie, urgenze neurologiche, ipoglicemia (malattie metaboliche). Alcuni malori possono all'inizio apparire inspiegabili: è necessario insegnare ai genitori le tecniche rianimatorie d'urgenza, organizzare un follow-up, ripetere una valutazione a distanza. In caso di malore inspiegabile o recidivante nonostante la terapia si può proporre alla famiglia un monitoraggio domiciliare. Il trattamento va adattato ad ogni diversa causa con l'aiuto degli specialisti coinvolti. Nonostante il successo del riposo in posizione supina nella prevenzione delle morti improvvise del lattante, permangono numerose altre cause di malore, alcune delle quali possono avere un esito fatale. Non si deve quindi trascurare nessun malore, bisogna prendere sul serio i testimoni dell'evento e sforzarsi di porre una diagnosi eziologica per evitare una recidiva.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Malore, Reflusso gastroesofageo, Iperreattività vagale, Cardiopatie congenite
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