Disturbi della memoria - 01/01/05
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Riassunto |
I disturbi della memoria sono estremamente frequenti. Sono generalmente considerati come una caratteristica, più o meno accettata, del normale processo di invecchiamento. Possono, tuttavia, costituire la prima manifestazione di una demenza o di uno stato depressivo atipico. Entrambe queste condizioni richiedono un trattamento e una gestione appropriati. I disturbi della memoria devono quindi essere sempre valutati con attenzione. Il primo passo dell'iter diagnostico consiste nel colloquio sulla natura del disturbo mnesico e sulle ripercussioni che questo ha nella vita quotidiana. Questi due elementi devono essere chiariti con il paziente, ma anche, tassativamente, con le persone che vivono accanto a lui. La ripercussione sulla vita quotidiana deve essere ricercata nelle attività domestiche e relative alla cura personale, ma anche nelle specifiche occupazioni e nelle attività del tempo libero. La presenza di disturbi del comportamento rappresenta un elemento anamnestico importante da ricercare nel corso del colloquio, qualora non venga segnalato spontaneamente. Una rapida valutazione cognitiva fornisce un aiuto nel differenziare i pazienti che già soffrono di demenza accertata dai soggetti normali e dai pazienti affetti da disturbi più lievi, che sarà bene indirizzare a una «consulenza specialistica» per una valutazione più approfondita.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Memoria, Deficit mnesico, Demenza, Alzheimer
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