Rottura acuta e cronica del tendine di Achille - 05/07/11
Riassunto |
La rottura del tendine di Achille è una lesione frequente, la cui incidenza è in aumento. La diagnosi è semplice, anche se il 25% si presenta tardivamente. Le rotture acute precoci possono essere trattate chirurgicamente o in modo conservativo. Le opzioni chirurgiche comprendono la riparazione primaria terminoterminale mediante metodi aperti, percutanei o combinati, con o senza rinforzo. L'incidenza e la gravitò delle complicanze stanno diventando meno significative grazie al miglioramento della selezione dei pazienti e delle tecniche operatorie. Nessuna tecnica si è dimostrata superiore alle altre. Il trattamento conservativo ha suscitato un rinnovato interesse, anche se il tasso di recidiva è maggiore e il risultati funzionali sono peggiori. Le rotture misconosciute traggono maggior beneficio dal trattamento chirurgico, che può essere rappresentato da quattro opzioni: riparazione primaria isolata, rinforzo della riparazione con trasposizioni tendinee, rinforzo con lembi aponeurotici, tecniche di bridging. I tendini disponibili per il rinforzo sono il plantare, il peroniero breve, il flessore lungo delle dita e il flessore lungo dell'alluce. I lembi aponeurotici comprendono il ribaltamento del gastrosoleo e la plastica V-Y. Sono state descrìtte diverse tecniche di bridging e vari tipi di materiali sintetici. I risultati dipendono dalla tecnica operatoria utilizzata e dal metodo di riabilitazione; quest'ultimo in particolare si è dimostrato molto importante.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : tibiotarsica, tendine di Achille, rottura tendinea, riparazione chirurgica, trasposizione tendinea, riparazione tendinea percutanea
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