Lussazione della protesi totale d'anca - 05/07/11
Riassunto |
L'instabilità, meno frequente della mobilizzazione e più frequente dell'infezione, rappresenta una delle cause che possono compromettere il risultato di una protesi totale d'anca. L'incidenza del 2% circa è probabilmente sottostimata. L'instabilità può verìficarsi precocemente o tardivamente dopo l'intervento ed essere una conseguenza di un trauma o di un malposizionamento. La lussazione può avvenire o posteriormente o anteriormente, verificarsi una sola volta o recidivare. Fattori predisponenti possono essere: le condizioni dell'osso e dei tessuti molli, il modello di protesi, l'approccio chirurgico usato o il follow-up postoperatorio. Queste cause possono verificarsi in varie associazioni, e questo rende difficile l'esame di tutti i fattori che potrebbero essere responsabili dell'instabilità.
Solo dopo approfondita valutazione delle caratteristiche e delle cause dell'instabilità, è possibile prendere la giusta decisione. Una grave malposizione o una pseudoartrosi del grande trocantere sono facilmente riconoscibili, ma spesso non si trova una causa così ovvia e bisogna andare per ipotesi.
Nella prima e, a volte, nella seconda lussazione senza una causa evidente che si verificano spesso subito dopo l'intervento, è consigliabile una gestione conservativa. Invece, le lussazioni recidivanti richiedono un ulteriore intervento, tale da correggere tutte le cause riconoscibili prima o durante l'intervento. Vengono discusse le varie tecniche disponibili, che vanno dal semplice posizionamento di uno spessore acetabolare alla sostituzione di una o entrambe le componenti della protesi. Queste revisioni indeboliscono la muscolatura periarticolare e il loro successo non può essere garantito. Nella pratica, tutte queste procedure presentano una significativa incidenza di complicanze o di fallimento: 39% per Daly [13]e 26% per Fraser [19]
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