Gomito: Artroprotesi di escissione - 05/07/11
Riassunto |
Nei casi di distruzione dolorosa e/o invalidante del gomito, l'artroprotesi di escissione consente di alleviare il dolore, preservando o ripristinando la funzionalità articolare, a condizione che il paziente sia disponibile a collaborare con il chirurgo e presenti i seguenti requisiti: un patrimonio osseo adeguato, legamenti collaterali integri o almeno parzialmente ricostruibili.
La tecnica evita i rischi correlati all'intervento di alloartroprotesi, ma la riabilitazione è in genere più impegnativa. Questa tecnica è perciò particolarmente indicata negli individui più giovani che aspirano a recuperare una funzionalità ottimale. Tra le varie tecniche descritte, la più utilizzata è il rimodellamento delle superfici articolari distrutte e deformate e l'interposizione di derma, liodura o simili.
Gli esiti sono buoni in termini di controllo del dolore e soddisfacenti in termini di funzionalità. Secondo l'esperienza degli Autori, la percentuale di complicanze è accettabile se paragonata ai problemi derivanti dall'alloartroprotesi. In caso di insuccesso della procedura, è possibile ricorrere all'impianto di un'endoprotesi.
Dal 1990 léquipe degli Autori ha adottato una nuova tecnica chirurgica, che prevede l'utilizzo di un'ansa centrale del tendine del tricipite posizionata distalmente, per realizzare l'interposizione e la sospensione. I risultati ottenuti sembrano essere superior a quelli delle tecniche precedenti, in particolare per quanto riguarda la mobilità.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : gomito, artroprotesi di escissione, artrite reumatoide, osteoartrosi post-traumatica, anchilosi, vie d'accesso chirurgiche, artroprotesi di interposizione
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