Materiali utilizzati per l'osteosintesi - 05/07/11
Riassunto |
A differenza delle protesi articolari, gli impianti per osteosintesi sono destinati, in linea di principio, a essere rimossi in un secondo tempo. Devono avere proprietà meccaniche tali da consentire la stabilizzazione del focolaio di frattura, pur conservando una certa malleabilità, spesso necessaria per adattarli alla forma dell'osso nel corso dell'intervento.
I materiali utilizzati devono essere resistenti alla fatica e alla corrosione, biocompatibili, facili da lavorare e con un costo di produzione moderato.
I materiali più utilizzati sono i metalli e le leghe.
I polimeri, in particolare quelli biodegradabili, costituiscono un'alternativa in corso di sviluppo, dato che le fibre di carbonio si sono rivelate deludenti.
Le ceramiche, inutilizzabili in forma massiva per la loro fragilità, rappresentano probabilmente una soluzione all'avanguardia, che verrà adottata in futuro nel rivestimento degli impianti metallici per stimolare l'osteogenesi.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : osteosintesi, materiali, corrosione, biocompatibilità, caratteristiche meccaniche
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