Chirurgia microvascolare - 05/07/11
Riassunto |
L'introduzione del microscopio operatorio, dei microstrumenti e delle microsuture ha permesso ai chirurghi ortopedici di anastomizzare con successo vasi di diametro inferiore a l mm, come le arterie digitali in caso di amputazione digitale non vitale completa o incompleta. In chirurgia ortopedica la microchirurgia all'inizio era quasi esclusivamente applicata ai reimpianti, ma la sempre maggiore esperienza nelle tecniche microchirurgiche ha permesso di trattare altri tipi di lesioni traumatiche. Recentemente, in chirurgia ortopedica è stato possibile applicare alcune procedure ricostruttive microchirurgiche, in particolare il trasferimento di tessuti molli, come i lembi liberi, gli innesti ossei e nervosi liberi e vascolarizzati, oltre alla trasposizione dito del piede-mano. Il microscopio operatorio permette di effettuare interventi microchirurgici molto precisi, ma le tecniche più raffinate possono essere apprese solo dopo molte ore di pratica. Perciò, prima di affrontare casi complessi di amputazione completa o incompleta, occorre acquisire sufficiente esperienza e abilità in laboratorio, poiché la disponibilità di tempo, la pratica e la pazienza sono i prerequisiti indispensabili per poter effettuare le anastomosi dei piccoli vasi. In campo ortopedico, la microchirurgia ha dato un notevole contributo al trattamento dei traumi e ha compiuto rapidi progressi per quanto riguarda le complicate procedure ricostruttive per le gravi lesioni post-traumatiche o legate a malformazioni congenite.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : chirurgia microvascolare, anastomosi terminoterminale, anastomosi terminolaterale, innesto venoso, reimpianto, lembi liberi
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