Accesso chirurgico all'arteria carotide interna intrapetrosa - 14/02/11
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Riassunto |
L'arteria carotide interna cervicale alta, profondamente infossata sotto la base cranica, è di accesso chirurgico difficile. Il controllo di questo asse vascolare si giustifica per delle lesioni displasiche, aneurismatiche o traumatiche. Gli autori espongono una tecnica chirurgica con un accesso infratemporale anteriore senza spostamento del nervo facciale né sacrificio dell'udito. I tempi operatori chiave sono la lussazione in avanti del condilo mandibolare, dopo la dissezione sottoperiostea, che consente un accesso diretto sullo spazio intergiugulocarotideo, e la fresatura dell'apofisi vaginale dell'osso timpanico, che apre l'accesso alla faccia postero-esterna della parte verticale del canale carotideo. Questo intervento richiede una stretta collaborazione tra otorinolaringoiatra e chirurgo vascolare. Il controllo dell'arteria carotide interna così ottenuto permette di trattare con la chirurgia vascolare ricostruttiva delle lesioni giudicate inoperabili fino a qualche anno fa. Questa tecnica, che permette di evitare un sacrificio uditivo evitando, al tempo stesso, delle sequele facciali estetiche, si rivela particolarmente interessante se si considera che le lesioni displasiche della carotide interna sono bilaterali nel 60-70% dei casi.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Canale carotideo, Arteria carotide interna, Petrectomia anteriore, Accesso infratemporale anteriore, Spazio intergiugulocarotideo
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