Apparecchi acustici convenzionali per via aerea - 17/08/10


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Riassunto |
Gli ausili uditivi per via aerea rappresentano la stragrande maggioranza delle prescrizioni di protesi. È indispensabile che i medici otorinolaringoiatri abbiano delle conoscenze di base e cliniche solide e aggiornate riguardo ai diversi aspetti degli apparecchi acustici. Innanzitutto, occorre comprendere le ripercussioni neurologiche della sordità (plasticità di privazione) e della riabilitazione audioprotesica (plasticità di riabilitazione). In effetti, trattare un deficit uditivo mediante un apparecchio non si limita a interessarsi ai soli orecchi. In secondo luogo, chi prescrive un apparecchio acustico deve conoscerne i principi di funzionamento, le limitazioni, le possibilità e i limiti tecnologici. Infine, le indicazioni e le controindicazioni degli apparecchi acustici si sono evolute, imponendo di rimettere in discussione delle certezze antiche, al fine di non ridurre le possibilità di riabilitazione del paziente e di ipotizzare a ragion veduta altri tipi di protesi uditive (protesi per via ossea, impianti di orecchio medio, impianti cocleari o impianti uditivi del tronco cerebrale).
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Perdita uditiva, Sordità, Ausili uditivi, Protesi uditive, Conduzione aerea, Audioprotesisti
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