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Reconstruction d’une perte de substance par un transfert osseux de type ascenseur au sein d’une membrane induite - 23/04/10

Doi : 10.1016/j.rcot.2010.02.001 
A.-P. Uzel a, , F. Lemonne a, V. Casoli b
a Service d’orthopédie et traumatologie du CHRU de Pointe-à-Pitre, route de Chauvel, 97159 Pointe-à-Pitre cedex, Guadeloupe 
b Laboratoire d’anatomie médico-chirurgicale appliquée, UFR I, université Bordeaux 2 Victor-Ségalen, 146, rue Léo-Saignat, 33076 Bordeaux cedex, France 

Auteur correspondant.

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Résumé

Les pertes de substances cutanées et osseuses du tiers inférieur de la jambe posent des problèmes thérapeutiques. Une stratégie séquentielle associant : excision des tissus infectés, couverture puis traitement de la perte de substance osseuse peut être proposée. Nous proposons une méthode sans geste microchirurgical utilisant, pour la perte de substance osseuse, la technique de la pseudomembrane induite selon Masquelet associée au transfert osseux et une couverture par un lambeau fasciocutané à pédicule distal. Cette technique en deux temps appliquée chez un patient présentant une perte de substance osseuse de 10cm, avec exposition osseuse, a permis une consolidation en sept mois sans séquelle fonctionnelle, le fixateur étant maintenu neuf mois. Cette technique en deux temps ne nécessite pas d’acte de microchirurgie ni de prise de greffe spongieuse. L’utilisation d’un espaceur induisant une pseudomembrane semble faciliter la descente du transfert osseux et sa consolidation distale.

Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.

Mots clés : Fracture ouverte, Perte de substance osseuse, Lambeau fasciocutané, Ascenseur, Membrane induite


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 Ne pas utiliser, pour citation, la référence française de cet article, mais celle de l’article original paru dans Orthopaedics & Traumatology: Surgery & Research, en utilisant le DOI ci-dessus.


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