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Imagerie normale et pathologique de la thyroïde et des parathyroïdes - 01/01/99

[32-700-A-30]
Christine Hoeffel : Maître de conférences universitaire, praticien hospitalier
Anne Clément : Attachée au service de radiologie A
Yvonne Fulla : Maître de conférences universitaire, praticien hospitalier, service de médecine nucléaire
Jean-Jacques Sahut d'Izarn : Praticien hospitalier
Souheila Benkanoun : Attachée au service de radiologie A
Patricia Fayet : Praticien hospitalier
Paul Legmann : Professeur des Universités, praticien hospitalier
André Bonnin : Professeur des Universités, praticien hospitalier, chef de service.
Service de radiologie A, hôpital Cochin, 27, rue du faubourg Saint-Jacques, 75014 Paris  France

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Articolo archiviato , inizialmente pubblicato nel trattato EMC : RADIOLOGIE ET IMAGERIE MÉDICALE : Cardiovasculaire - Thoracique - Cervicale e sostituito da un altro articolo più recente: cliccare qui per aprirlo

Riassunto

L'apport de l'imagerie dans l'exploration de la pathologie thyroïdienne en complément de l'examen clinique et de la biologie est important. L'échographie, grâce à son coût peu élevé et à sa très bonne résolution spatiale est l'examen d'imagerie de première intention. La tomodensitométrie (TDM) et l'imagerie par résonance magnétique (IRM) ont des indications plus limitées mais qui doivent être connues. Enfin, la scintigraphie garde une place importante au sein de l'arbre diagnostique des affections thyroïdiennes. En ce qui concerne les parathyroïdes, l'imagerie ne joue un rôle important que dans les cas d'hyperfonctionnement des parathyroïdes. La prévalence de l'hyperparathyroïdie primaire a nettement augmenté et son diagnostic est facilité depuis la mise au point du dosage immunométrique de la parathormone (PTH) 1-84. La principale cause d'hyperparathyroïdie primaire est l'adénome parathyroïdien (85 %), qui peut être localisé par l'échographie, la scintigraphie, voire par le scanner ou l'IRM [88].

La place des méthodes d'imagerie dans la suite du processus diagnostique face à une hyperparathyroïdie, qui aboutit le plus souvent à une thérapeutique chirurgicale, est fonction des équipes et du caractère premier ou itératif du tableau clinique et biologique.

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