Abbonarsi

Maladies de Parkinson, ataxies et dystonies observées en 1832 par Adolphe Toulmouche (1798–1876) - 11/03/25

Parkingson's disease, ataxia, and dystonia cases reported in 1832 by Adolphe Toulmouche (1798–1876)

Doi : 10.1016/j.praneu.2024.12.001 
O. Walusinski
 20, rue de Chartres, 28160 Brou, France 

In corso di stampa. Prove corrette dall'autore. Disponibile online dal Tuesday 11 March 2025

Résumé

Adolphe Toulmouche (1798–1876) est un médecin breton, reconnu comme le premier auteur à avoir décrit, dans un article publié en 1832, la démarche parkinsonienne après celle, princeps, de James Parkinson (1755–1824) en 1817, qui lui était inconnue. Nous proposons de relire les descriptions de Toulmouche pour lesquelles il s’est inspiré d’un célèbre article de Jean-Marc-Gaspard Itard (1775–1838) en 1825. Cette relecture permet de découvrir que Toulmouche a aussi reconnu des cas d’ataxies et de dystonies, pathologies incluses alors au sein des chorées. Sa réflexion novatrice le conduit à discuter de la localisation causale de ces pathologies neurologiques et d’évoquer un possible mécanisme de lever d’une inhibition. Ses idées avant-gardistes n’ont pas échappé à Jean-Martin Charcot (1825–1893) et Alfred Vulpian (1826–1887) qui ne manquent pas de citer Toulmouche dans leur description princeps de la maladie de Parkinson en 1861.

Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.

Summary

Adolphe Toulmouche (1798–1876), a physician from Brittany, is recognized as the first author to have described the Parkinsonian gait in an article published in 1832, after the original one by James Parkinson (1755–1824) in 1817, which he had not read. We suggest re-reading Toulmouche's descriptions, for which he drew inspiration from a famous article by Jean-Marc-Gaspard Itard (1775–1838) in 1825. This re-reading allows us to appreciate that Toulmouche also recognized various cases of ataxia and dystonia, pathologies included within chorea in his days. His innovative thinking led him to discuss the causal location of these neurological pathologies and to suggest a desinhibition mechanism for them. His avant-garde ideas were not lost on Jean-Martin Charcot (1825–1893) and Alfred Vulpian (1826–1887), who quoted Toulmouche in their seminal description of Parkinson's disease in 1861.

Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.

Mots clés : Toulmouche, Charcot, Vulpian, Maladie de Parkinson, Ataxies, Dystonies, Histoire de la neurologie

Keywords : Toulmouche, Charcot, Vulpian, Parkinson's disease, Ataxia, Dystonia, History of neurology


Mappa


© 2025  Elsevier Masson SAS. Tutti i diritti riservati.
Aggiungere alla mia biblioteca Togliere dalla mia biblioteca Stampare
Esportazione

    Citazioni Export

  • File

  • Contenuto

Benvenuto su EM|consulte, il riferimento dei professionisti della salute.
L'accesso al testo integrale di questo articolo richiede un abbonamento.

Già abbonato a @@106933@@ rivista ?

Il mio account


Dichiarazione CNIL

EM-CONSULTE.COM è registrato presso la CNIL, dichiarazione n. 1286925.

Ai sensi della legge n. 78-17 del 6 gennaio 1978 sull'informatica, sui file e sulle libertà, Lei puo' esercitare i diritti di opposizione (art.26 della legge), di accesso (art.34 a 38 Legge), e di rettifica (art.36 della legge) per i dati che La riguardano. Lei puo' cosi chiedere che siano rettificati, compeltati, chiariti, aggiornati o cancellati i suoi dati personali inesati, incompleti, equivoci, obsoleti o la cui raccolta o di uso o di conservazione sono vietati.
Le informazioni relative ai visitatori del nostro sito, compresa la loro identità, sono confidenziali.
Il responsabile del sito si impegna sull'onore a rispettare le condizioni legali di confidenzialità applicabili in Francia e a non divulgare tali informazioni a terzi.


Tutto il contenuto di questo sito: Copyright © 2025 Elsevier, i suoi licenziatari e contributori. Tutti i diritti sono riservati. Inclusi diritti per estrazione di testo e di dati, addestramento dell’intelligenza artificiale, e tecnologie simili. Per tutto il contenuto ‘open access’ sono applicati i termini della licenza Creative Commons.