The MAPP Room Memory Test: Examining Contextual Memory Using a Novel Computerized Test in Cognitively-Unimpaired Individuals with Autosomal Dominant Alzheimer’s Disease - 21/11/24

Doi : 10.14283/jpad.2024.7 
A. Giudicessi 1, 2, P.A. Aduen 1, J.T. Fox-Fuller 1, 2, J.E. Martinez 1, 2, L.A. Gonzalez 1, 2, C. Vila-Castelar 1, A. Baena 4, C. Pluim McDowell 1, 2, A. Cronin-Golomb 2, F. Lopera 4, Yakeel T. Quiroz 1, 2, 3, 4, 5
1 Department of Psychiatry, Massachusetts General Hospital, Harvard Medical School, Boston, MA, USA 
2 Department of Psychological and Brain Sciences, Boston University, Boston, MA, USA 
3 Department of Neurology, Massachusetts General Hospital, Harvard Medical School, Boston, MA, USA 
4 Grupo de Neurociencias, University of Antioquia, Medellín, Colombia 
5 Harvard Medical School, Departments of Psychiatry and Neurology, Massachusetts General Hospital, 39 1st Avenue, Suite 101, 02129, Charlestown, MA, USA 

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Abstract

Contextual memory, the ability to remember spatial or temporal features related to an event, is affected in Alzheimer’s disease (AD). There is a shortfall of tests that measure contextual memory. To evaluate visuospatial contextual memory, we developed a computerized cognitive test, the MAPP Room Memory Test, which requires participants to identify in which visual scene target items were previously presented. We hypothesized that cognitively-unimpaired carriers of an autosomal dominant AD mutation (Presenilin-1 E280A, n=15) would perform more poorly on this test than non-carrier family members (n=31). Compared to non-carriers, the carriers had significantly worse delayed room recognition. The results indicate that the MAPP Room Memory Test may be sensitive to subtle cognitive changes associated with risk of AD. Future studies with larger samples using the MAPP Room Memory Test and biomarkers are needed to examine whether this test may also be sensitive to the earliest pathological changes in preclinical AD.

Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.

Key words : Cognition, neuropsychology, Alzheimer’s disease, contextual memory


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Vol 11 - N° 2

P. 463-468 - Marzo 2024 Ritorno al numero
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