Paziente portatore di catetere vescicale a domicilio - 28/10/24
Riassunto |
Il catetere vescicale a permanenza è indicato in caso di incontinenza urinaria o di ritenzione permanente (vescica neurologica, ipertrofia prostatica benigna in un malato inoperabile) quando non è ipotizzabile nessun'altra alternativa. In tutti i casi, questo gesto di posizionamento deve essere atraumatico, indolore e sterile. Esistono diversi modelli di catetere, ma, nel caso di un catetere a permanenza, si utilizza il più delle volte un catetere a palloncino, di calibro Charrière 16 o 18, 100% silicone, perché tollerato meglio. La sacca di raccolta deve essere sterile, svuotabile, munita di una valvola antireflusso e con un tubo di buon calibro, semirigido, che presenti un sito per il prelievo di urina. Le cure igieniche sono indispensabili. Dopo una pulizia con acqua e sapone, non bisogna dimenticare di riposizionare il prepuzio negli uomini. La diuresi deve essere abbondante per evitare l'ostruzione del catetere. Alcune abitudini devono essere rispettate: verificare il corretto scorrimento dell'urina, scollegare il catetere dalla sacca di raccolta solo in caso di urgenza e in asepsi, rispettare le date di sostituzione del catetere (ogni mese), svuotare regolarmente la sacca di raccolta con un rubinetto. Ogni paziente portatore di un catetere a permanenza ha le urine contaminate dopo tre giorni se non è stata rispettata la regola del sistema chiuso. Solo le infezioni urinarie sintomatiche (febbre, dolore, brividi, epididimite) devono essere trattate con una terapia antibiotica adatta. L'esame citobatteriologico delle urine (ECBU) deve essere realizzato unicamente attraverso il sito di prelievo situato sulla sacca di raccolta, dopo disinfezione, con una siringa e un ago. Non prelevare mai le urine nella sacca, perché le urine presenti nella sacca possono aver ristagnato per diverse ore e l'ECBU può essere non interpretabile. Se non c'è un sito di prelievo, raccogliere le urine direttamente all'uscita dal catetere, disconnettendo il catetere dalla sacca, in modo asettico. Quando il catetere è otturato, il paziente può lamentare dolori ipogastrici e possono comparire perdite attorno al catetere. In questo caso, occorre eseguire dei lavaggi vescicali con siringa e aumentare le bevande. Se il catetere non può essere disostruito, occorre sostituirlo. Anche se i pazienti portatori di catetere a permanenza sono sempre più numerosi, occorre sempre chiedersi se non esista una soluzione migliore per assicurare lo svuotamento vescicale. L'indicazione del cateterismo a permanenza può essere rimessa in discussione in funzione dell'evoluzione della situazione di un paziente.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Catetere vescicale, Colonizzazione, Infezione dell'apparato urinario, Leucocituria
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