Pseudopoliartrite rizomelica e arterite a cellule giganti - 12/08/24
Riassunto |
La pseudopoliartrite rizomelica (PPR) e l'arterite a cellule giganti (ACG) possono essere isolate o associate, per cui qualsiasi sintomatologia di poliartropatia rizomelica deve indurre a ricercare clinicamente un'arterite a cellule giganti, che è più grave. Esse colpiscono solo soggetti di età superiore ai 50 anni. La PPR si manifesta con dolori infiammatori a livello dei cingoli, mentre l'ACG può presentarsi come una patologia arteritica cranica, soprattutto con cefalee, o extracranica (lesione dell'aorta o dei suoi rami). In entrambi i casi si nota una sindrome infiammatoria (innalzamento della proteina C reattiva). Fino agli ultimi anni erano principalmente l'esclusione delle diagnosi differenziali (che vanno ricercate sistematicamente), la sensibilità ai corticosteroidi nella pseudopoliartrite rizomelica e la biopsia dell'arteria temporale nell'arterite a cellule giganti che permettevano di affermare la diagnosi, ma oggi esami complementari (ecografia delle spalle e delle anche nella pseudopoliartrite rizomelica, l'ecografia delle arterie temporali o la tomografia a emissione di positroni nell'arterite a cellule giganti) contribuiscono alla diagnosi di certezza. Il trattamento di entrambe le malattie si basa sulla terapia corticosteroidea, sapendo che molti pazienti ne ricevono più del necessario e che le complicanze che ne derivano (osteoporosi, diabete, ipertensione, ecc.) non sono sufficientemente prevenute. In caso di corticodipendenza, si possono proporre prodotti risparmiatori di corticosteroidi, come il metotrexate o il tocilizumab (anti-IL6).
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Pseudopoliartrite rizomelica (PPR), Arterite a cellule giganti (ACG)
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