Trattamento conservativo precoce del piede torto equinovaro idiopatico: tra consensi e disaccordi - 24/05/24
Riassunto |
Il trattamento conservativo del piede torto equinovaro è riconosciuto da tutte le equipe ortopediche pediatriche come una necessità immediata, urgente e imprescindibile. Questa gestione, tuttavia, copre realtà molto diverse: ogni equipe ha i propri principi, spesso molto diversi o addirittura contraddittori, soprattutto in termini di contenzioni. Il metodo funzionale, il metodo mediante gessi successivi e il metodo misto mediante mobilizzazioni e tutori hanno tuttavia gli stessi obiettivi fondamentali: fare in modo che venga operato il minor numero possibile di piedi torti e, se è necessario un intervento chirurgico, fare in modo che questo sia limitato. Per le equipe che dispongono di kinesiterapisti specializzati, le mobilizzazioni e le contenzioni rappresentano un'urgenza fin dalla nascita. Ma, per la giovane generazione di ortopedici pediatrici, di fronte ai problemi legati alla creazione di una nuova equipe poco esperta e alla mancanza di risultati soddisfacenti, la tendenza è mettere gradualmente in disparte un metodo funzionale con un know-how pienamente riconosciuto ma che richiede molto tempo per cedere il posto a un metodo più facilmente riproducibile, meno costoso e largamente apprezzato da Ponseti e dai suoi seguaci: il metodo mediante gessi successivi. Questo articolo tenta di appianare i dibattiti noiosi o accesi che persistono tra le diverse equipe coinvolte nel trattamento del piede torto, dimostrando che tra tutte queste tecniche è interessante riuscire a individuare chiaramente più consensi che disaccordi.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Piede torto equinovaro, Trattamento conservativo, Mobilizzazioni, Contenzioni, Studi comparativi, Classificazione, Metodo di Ponseti
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