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Fisiologia cocleare: anatomia e conoscenze cellulari e molecolari per la comprensione delle indagini elettrofisiologiche - 24/07/23

[20-020-A-10]  - Doi : 10.1016/S1639-870X(23)47935-4 
S. Boucher a, b , P. Avan c
a Service d'oto-rhino-laryngologie et chirurgie cervicofaciale, CHU d'Angers, 4, rue Larrey, 49100 Angers, France 
b Équipe MitoLab, Université d'Angers, Institut MitoVasc, CNRS UMR6015, Inserm U1083, 49933 Angers cedex 9, France 
c Centre de recherche et d'innovation en audiologie humaine, Institut Pasteur, Institut national de la santé et de la recherche médicale, 75012 Paris, France 

Riassunto

Dalla scoperta di due categorie di cellule sensoriali con ruoli diversi nell'organo del Corti, le cellule ciliate esterne amplificatrici e le cellule ciliate interne trasduttrici, lo studio dei loro ciuffi stereociliari ha rivelato un'architettura estremamente specializzata attorno a una meccanotrasduzione dalle prestazioni che raggiungono i limiti estremi della fisica, rispondendo con precisione a pressioni acustiche la cui ampiezza copre un intervallo da uno a un milione, per deflessioni alla soglia uditiva appena superiori al picometro. Parallelamente alle stereociglia e alla meccanotrasduzione, lo studio delle sinapsi uditive ha rivelato l'esistenza di sottili meccanismi di neurotrasmissione che consentono una codifica precisa delle intensità e delle strutture temporali fini. Sono state affinate le conoscenze sulla fisiologia dei fluidi endococleari, la loro produzione, la loro omeostasi ionica e il riciclo degli ioni coinvolti nella trasduzione. L'avvento della genetica, rapidamente seguito da quello della fisiologia molecolare, ha così permesso di scomporre i meccanismi fisiologici per iniziare a comprendere realmente il normale funzionamento dell'udito e come esso sia influenzato secondo la fisiopatologia del deficit. Così, grazie all'elettrofisiologia, questi progressi permettono oggi di precisare la diagnosi e di ipotizzare di risalire all'origine del danno uditivo. Lo scopo di questo articolo è aggiornare lo stato delle conoscenze che vanno dall'anatomia macroscopica alla fisiopatologia molecolare, a supporto della logica che dovrebbe ormai permettere di risalire alla causa precisa di una sordità neurosensoriale per rimediare ai disturbi percettivi che essa comporta e ipotizzare delle strade terapeutiche mirate.

Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.

Parole chiave : Udito, Coclea, Fisiologia, Indagine, Meccanotrasduzione, Genetica


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