Ragadi anali - 10/05/22
Riassunto |
La ragade anale (RA) è una lacerazione nella parte distale del canale anale. È localizzata principalmente dietro al margine anale. La sua diagnosi è esclusivamente clinica. Il sintomo dominante è un dolore talvolta violento, ritmato dalle defecazioni. La RA si osserva quando si dispiega il margine. È soprattutto idiopatica, conseguenza del passaggio di feci dure. Il trattamento di prima linea associa lassativi, lubrificanti topici e varie sostanze che alleviano lo spasmo dello sfintere. Diventando cronica, la ragade è accompagnata da annessi (cappuccio cutaneo, ipertrofia papillare a monte). Dopo diversi tentativi medici, si può prendere in considerazione la chirurgia. Indipendentemente dalla tecnica chirurgica, è possibile un'incontinenza anale minore da sequele. La dilatazione anale è abbandonata. In caso di sanguinamento o di diarrea anche intermittente, si deve discutere una colonscopia. Le ragadi o le ulcerazioni anali pongono problemi diversi anche se a volte è possibile una confusione tra di esse. Sono spesso molteplici nel contesto di una patologia dermatologica infettiva o tossica, comprese le infezioni a trasmissione sessuale. In particolare, la RA deve essere distinta soprattutto da un cancro su ragade o da una lesione perineale della malattia di Crohn.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Ragade anale, Morbo di Crohn, Fissurazione, Sfinterotomia, Anoplastica, Dolore anale, Cancro dell'ano
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