Sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile - 09/11/21
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Riassunto |
La sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile associa cefalee improvvise e insolite, il più delle volte a colpo di tuono, e una vasocostrizione segmentaria diffusa delle arterie intracraniche, che regredisce nell'arco di tre mesi. È attribuita a una disfunzione acuta e transitoria della regolazione del tono vascolare intracranico, il più delle volte di evoluzione favorevole. Tuttavia, complicanze come infarti cerebrali, emorragie intracraniche o edema cerebrale possono comparire immediatamente o dopo una fase di cefalea isolata, rendendo necessaria una diagnosi e una gestione precoci. La sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile può essere idiopatica o secondaria, il più delle volte in un contesto di post-partum o di consumo di agenti tossici o di farmaci vasoattivi. Il suo trattamento consiste nell'eliminazione di un eventuale fattore scatenante, associata a misure sintomatiche ed empiricamente a un trattamento con un vasodilatatore calcioantagonista. La prognosi è, il più delle volte, favorevole.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Vasospasmo, Vasocostrizione, Cefalea a colpo di tuono, Post-partum, Agenti vasocostrittori, AVC, Angiopatia del sistema nervoso centrale
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