Prevenzione secondaria nella malattia coronarica - 16/03/21
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Riassunto |
Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel mondo. È stimato pari a 17,7 milioni il numero di morti per malattie cardiovascolari, ossia il 31% della mortalità globale totale. Il paziente coronarico accertato è un paziente ad alto rischio cardiovascolare. L'obiettivo della prevenzione secondaria è limitare la crescita della placca ateromatosa e l'insorgenza della sindrome coronarica acuta, al fine di limitare i sintomi e di migliorare la prognosi e la sopravvivenza. La prevenzione secondaria prevede il controllo dei fattori di rischio cardiovascolare a cui si aggiunge il trattamento farmacologico, che include inevitabilmente l'antiaggregazione piastrinica e le statine, ma anche, nel postinfarto con disfunzione ventricolare sinistra, dei betabloccanti e degli inibitori del sistema renina-angiotensina. Negli ultimi anni, le classi di farmaci si sono diversificate, come i nuovi antiaggreganti piastrinici e i nuovi anticoagulanti orali diretti. Altre sono emerse, come gli anticorpi anti-PCSK9, per abbassare il colesterolo. Sono stati, inoltre, sviluppati i trattamenti specifici dei fattori di rischio cardiovascolare. Il trattamento a lungo termine della malattia coronarica si è, quindi, evoluto fortemente verso una gestione più complessa e più personalizzata.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Malattia coronarica, Prevenzione secondaria, Fattori di rischio cardiovascolare, Regole igienicodietetiche, Trattamento farmacologico
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