Complicanze vascolari del trapianto renale - 20/08/20
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Riassunto |
Il trapianto renale è il miglior metodo per ripristinare la funzionalità renale e presenta attualmente dei tassi di sopravvivenza dell'organo trapiantato del 92,2% e del 76,8% a, rispettivamente, uno e cinque anni. Le complicanze vascolari secondarie all'intervento chirurgico spiegano una parte della perdita dei trapianti renali e possono verificarsi in tutte le fasi, dal prelievo renale a diversi anni dopo il trapianto. L'imaging e, in particolare, l'ecografia Doppler svolgono un ruolo importante nella loro prevenzione, nella loro diagnosi e nel loro follow-up. La maggior parte delle complicanze vascolari che si verificano durante il primo mese è dovuta a un difetto tecnico durante il confezionamento delle anastomosi vascolari o a un problema di posizionamento dell'organo trapiantato. Una tecnica chirurgica rigorosa e un apprezzamento della ricolorazione dell'organo in tutte le fasi dell'intervento sono essenziali. Le complicanze più gravi sono le rotture arteriose spesso di origine settica, che possono essere pericolose per la vita. La stenosi dell'arteria del rene trapiantato è la più frequente complicanza postoperatoria tardiva, il cui trattamento si basa attualmente sui metodi endovascolari. La conoscenza, la prevenzione e le modalità di gestione di queste complicanze vascolari devono far parte del dominio di competenza di un chirurgo vascolare.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Prelievo renale, Trapianto renale, Arteria renale, Vena renale, Stenosi, Trombosi, Infezione, Rottura arteriosa
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