Il fisioterapista che lavora in uno studio privato si confronta molto spesso con la gestione della scoliosi idiopatica (SI) in pediatria. È una patologia complessa sia nei suoi meccanismi fisiopatologici che nei suoi fattori evolutivi, il che spiega la difficoltà di attuare le strategie di gestione e le controversie associate. I trattamenti conservativi mirano ad arrestare la progressione della deformità durante la pubertà (o a ridurla), a prevenire o a trattare le disfunzioni respiratorie e il dolore, a migliorare l'estetica attraverso la correzione posturale e a evitare la chirurgia. L'efficacia della fisioterapia isolata nel ridurre l'evolutività dell'angolo di Cobb è controversa, anche se alcune rassegne sembrano mostrare risultati positivi. Gli esercizi sarebbero efficaci nel ridurre gli effetti secondari della SI, come i disturbi dell'equilibrio, l'asimmetria muscolare e i disallineamenti posturali. Inoltre, quando la fisioterapia accompagna il trattamento con corsetto, l'efficacia nel ridurre l'angolo di Cobb è maggiore rispetto al solo trattamento con corsetto. Un bilancio di qualità, che includa test per quantificare la deformità e la valutazione dei disturbi associati, è essenziale per lo screening, il follow-up e la definizione della strategia di rieducazione. Gli obiettivi del trattamento variano in base al tipo di scoliosi, alle conseguenze associate, all'età del paziente, all'angolo di Cobb, all'evolutività della deformità e agli altri trattamenti attuati. Questo articolo, che fa seguito a quello intitolato “Scoliosi idiopatica: prove scientifiche e implicazioni cliniche”, mira a descrivere il bilancio e gli assi del trattamento della SI sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche.