Riabilitazione pelviperineale - 31/01/20
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Riassunto |
La riabilitazione pelviperineale è il trattamento di prima linea dell'incontinenza urinaria o anale, del prolasso genitale, dell'anismo e dei dolori pelvici. La riabilitazione può essere associata a trattamenti farmacologici (estrogeni locali, anticolinergici, lassativi), a trattamenti palliativi (pessari, otturatore anale) e/o a una gestione del sovrappeso. Il primo passo nella gestione è la valutazione iniziale per determinare la strategia terapeutica e la scelta delle tecniche, in accordo con la paziente. Vengono spiegate le norme igieniche e dietetiche e vengono forniti suggerimenti. Una fase essenziale della riabilitazione è il ripristino della funzione muscolare, vale a dire il ripristino del tono di base normale, lo sviluppo di capacità di rilassamento e di contrazione volontarie e l'aumento della forza muscolare, della resistenza e della velocità. Le tecniche strumentali sono spesso associate (elettrostimolazione, biofeedback). La seconda fase della riabilitazione, nota come riallenamento allo sforzo o fase di riabilitazione funzionale, mira a ripristinare il coordinamento dei riflessi (blocco perineale, attività posturale anticipatoria, sinergia rettoanale). Sono necessarie, in media, 10-15 sedute per raggiungere gli obiettivi prestabiliti e migliorare i sintomi. Le sedute sono individuali, condotte e supervisionate da un rieducatore specializzato in pelviperineologia. Il ritmo delle sedute è di due sedute a settimana, associate a consigli igienicodietetici e a un autoapprendimento quotidiano tipico di ogni paziente.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Riabilitazione perineale, Incontinenza urinaria, Prolasso genitale, Incontinenza anale, Muscoli del pavimento pelvico
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