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La dignité peut-elle se perdre ? - 30/03/08

Doi : MP-09-2007-6-4-1636-6522-101019-200703411 

Jean-Philippe Pierron

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Le débat sur la dignité en soins palliatifs fait l’objet de prises de positions qui semblent contradictoires. D’un côté, certaines associations (ADMD) militent pour la légalisation de l’euthanasie, contre l’acharnement thérapeutique et le « dolorisme », revendiquant le droit à mourir dans la dignité. D’un autre côté, les défenseurs des soins palliatifs, distinguant clairement « faire mourir » et « laisser mourir », reconnaissent l’existence d’obstinations déraisonnables et régulent l’activité thérapeutique au nom de la dignité. Quelles sont les raisons d’une telle séparation, voire d’un tel fossé, au point qu’on ne puisse plus avoir une idée claire de la dignité ? Le projet de cet article est de venir clarifier, préciser et expliciter les différents plans d’analyse dont la dignité fait l’objet, se demandant si la dignité peut se perdre.

Can human dignity be lost?

The issue of human dignity in the context of palliative care is a subject of much contradictory debate. Certain associations advocate legalized euthanasia, fighting against therapeutic obstinacy and “dolorism”, and emphasizing that people have the right to die in dignity. Conversely, those defending palliative care clearly distinguish between “causing” and “letting” death occur, recognizing that there are situations where treatment is unreasonable obstinate and that therapeutic practices must be regulated by respect for human dignity. Why there is such a big gap between these concepts is of great interest. The project of this article is to clarify the paradigm and explore the different ways of analyzing the question of human dignity. The question is raised as to whether human dignity can be lost.


Mots clés : dignité , distinction , dignitaire , indignation

Keywords: dignity , distinction , dignitary , indignation


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Vol 6 - N° 4

P. 243-249 - Settembre 2007 Ritorno al numero
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