Diagnostica per immagini metabolica e funzionale dei tumori cerebrali mediante tomografia a emissione di positroni - 08/11/19
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Riassunto |
La tomografia a emissione di positroni (PET) può essere utilizzata come complemento della risonanza magnetica (RM) per la diagnosi e il follow-up dei tumori cerebrali. In questo contesto, vari radiofarmaci hanno ciascuno i propri vantaggi e svantaggi. Solo il 18-fluorodesossiglucosio (18F-FDG) e gli aminoacidi radiomarcati sono attualmente utilizzati routinariamente. Il 18F-FDG è interessante in neuro-oncologia per il suo valore prognostico, ma la sua sensibilità è limitata, soprattutto per i gliomi di basso grado. La maggior parte delle lesioni gliali può essere osservata alla PET con aminoacidi (PET-AA). Alcune raccomandazioni europee affermano che può essere utilizzata in diverse fasi della gestione dei gliomi, per la diagnosi, lo studio prognostico, la delimitazione della lesione, la guida alla biopsia e il follow-up post-trattamento. Per la diagnosi differenziale tra rimaneggiamenti radioindotti e progressione del tumore, le prestazioni della PET al 18F-FDG sono soddisfacenti per i gliomi di alto grado e le metastasi, ma restano, generalmente, inferiori a quelle degli aminoacidi radiomarcati. In tutti i casi, fenomeni infiammatori o epilettici sono suscettibili di causare un ipermetabolismo locale. Per un'interpretazione in questo contesto sono necessarie analisi visive e quantitative delle immagini PET nonché la loro fusione con le immagini RM.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : PET, Medicina nucleare, Neuro-oncologia, Radiotraccianti, Glioma, Metastasi cerebrali, Linfomi cerebrali
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