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Cancer du nasopharynx (cavum) - 01/01/99

[20-590-A-10]
Jean Bourhis : Médecin
Service de radiothérapie et UPRES no 2710 
Guy Schwaab : Chef de service, service de chirurgie cervicofaciale
Institut Gustave-Roussy (IGR), rue Camille-Desmoulins, 94805 Villejuif cedex France

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Riassunto

Les tumeurs malignes du nasopharynx (cavum, ou rhinopharynx) sont surtout représentées par le cancer du nasopharynx (nasopharyngal carcinoma : NPC), d'origine épithéliale, dont la forme histoclinique la plus fréquente est l'UCNT de type nasopharyngé (undifferentiated carcinoma of nasopharyngeal type : UCNT). L'UCNT diffère des autres carcinomes épidermoïdes de la tête et du cou par son histologie indifférenciée caractéristique, son épidémiologie sans rapport avec l'alcool et le tabac et sa relation constante avec le virus d'Epstein-Barr (EBV). Sa distribution est endémique dans certaines régions du monde (Asie du Sud-Est, bassin méditerranéen), et son étiologie multifactorielle implique des facteurs génétiques, viraux (EBV) et environnementaux (aliments fumés, nitrosamines). Ce cancer présente un taux élevé de métastases ganglionnaires, et surtout viscérales, qui explique une partie des échecs thérapeutiques malgré une radiosensibilité marquée permettant d'obtenir un taux de contrôle locorégional de la maladie relativement élevé. La radiothérapie reste le principal traitement des UCNT, et les progrès récents permettent maintenant d'envisager une meilleure probabilité de contrôle tumoral tout en limitant la morbidité (radiothérapie de conformation et modulation d'intensité). Parmi les patients présentant une maladie localement évoluée, la chimiothérapie néoadjuvante ou concomitante à la radiothérapie a permis d'augmenter la survie sans récidive dans plusieurs essais randomisés récents.

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