Nistagmo - 07/01/19
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Riassunto |
Un nistagmo è definito da un'alternanza di movimenti oculari di va e vieni, iniziata da un movimento oculare lento. Un nistagmo può, così, essere costituito da una fase lenta e da un ritorno rapido (nistagmo a scosse) o da un'alternanza di fasi lente (nistagmo pendolare). I nistagmi patologici possono essere classificati a seconda del fatto che corrispondano a un deficit di uno dei sistemi oculomotori che partecipano alla stabilizzazione dello sguardo sull'ambiente: il sistema di fissazione visiva in posizione primaria, il sistema di mantenimento dello sguardo eccentrico in posizione eccentrica e i sistemi vestibolari, optocinetico e di inseguimento che agiscono sinergicamente durante i movimenti della testa e/o dell'oggetto. Devono essere distinti dai nistagmi altri movimenti oculari patologici di va e vieni, come le intrusioni e/o le oscillazioni saccadiche o la miochimia dell'obliquo superiore. Nella loro forma acquisita, questi movimenti oculari anormali sono responsabili di un'oscillopsia corrispondente a un'errata percezione di un'instabilità della scena visiva, descritta come un movimento di va e vieni. I nistagmi hanno anche, come conseguenza, un'alterazione dell'acuità visiva. I nistagmi infantili si distinguono dalle forme acquisite in particolare per l'assenza di oscilloscopia. Sono, viceversa, spesso responsabili di un torcicollo che limita l'intensità dell'instabilità oculare. La migliore comprensione del meccanismo dei nistagmi ha permesso lo sviluppo di nuove prospettive terapeutiche, in particolare farmacologiche. L'obiettivo terapeutico è di ridurre l'intensità del nistagmo per migliorare l'acuità visiva e ridurre l'oscilloscopia e/o il torcicollo associato.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Movimenti oculari anormali, Riflesso vestibolo-oculare, Saccadi, Oscillopsia, Instabilità oculare, Intrusioni saccadiche, Fase lenta, Fase rapida
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