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La resynchronisation cardiaque - 23/11/17

Doi : 10.1016/j.soin.2017.09.007 
Olivier Barthez  : Praticien hospitalier, service de cardiologie, hôpital d’Avignon
 305, rue Raoul-Follereau, 84902 Avignon cedex 9, France 

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Résumé

Un cinquième des patients atteints d’insuffisance cardiaque souffre de troubles conductifs.

Un élargissement des QRS sur l’électrocardiogramme est un marqueur de désynchronisation cardiaque.

Plusieurs études ont montré l’efficacité de la resynchronisation cardiaque (CRT) chez ces patients ayant des QRS larges : la CRT est associée à une diminution de la morbidité et de la mortalité.

Le point sur les modalités d’implantation des appareils de CRT, les résultats de ce traitement électrique et ses limites.

Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.

Summary

A fifth of patients with heart failure suffer from conduction disorders. A prolonged QRS duration on the electrocardiogram is an indicator of cardiac dyssynchrony. Several studies have shown the efficacy of cardiac resynchronisation therapy (CRT) in patients with a wide QRS duration: CRT is associated with reduced morbidity and mortality. An overview of the methods of implantation of CRT devices, the results of this electrical treatment and its limits.

Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.

Mots clés : désynchronisation cardiaque, insuffisance cardiaque, resynchronisation cardiaque, stimulation cardiaque

Keywords : cardiac dyssynchrony, cardiac resynchronisation, cardiac stimulation, heart failure


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Vol 62 - N° 820

P. 32-34 - Novembre 2017 Ritorno al numero
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