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Apparecchi acustici convenzionali - 14/11/17

[20-185-C-15]  - Doi : 10.1016/S1639-870X(17)87032-X 
J.-C. Ceccato a, b , J. Bourien a, b, F. Venail a, c, J.-L. Puel a, b
a Inserm U1051, Institut des neurosciences de Montpellier, Hôpital Saint Éloi, Bâtiment INM, 80, rue Augustin-Fliche, BP 74103, 34091 Montpellier cedex 5, France 
b Centre de recherche et de formation en audiologie, Université de Montpellier, 34000 Montpellier, France 
c Service ORL, CHU Montpellier, 34000 Montpellier, France 

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Riassunto

Il 16% della popolazione adulta e una persona su due oltre i 75 anni soffrono di disturbi uditivi (sordità, acufeni). Visto l'aumento della speranza di vita e l'esposizione al rumore che accelera l'invecchiamento, molte persone avranno dei benefici nell'uso di apparecchi. Oggi, praticamente tutti gli apparecchi acustici sono digitali e connessi. Questi dispositivi si presentano come retroauricolari indossati sul padiglione o come intrauricolari più o meno nascosti nel condotto uditivo esterno. Il principio di questi apparecchi è di amplificare l'informazione pertinente (in particolare il discorso) per avviarla vicino al timpano. Questo articolo descrive il funzionamento e le strategie di elaborazione del segnale per adattarsi alle diverse situazioni di ascolto dei pazienti. Certamente, l'adattamento protesico si basa su un approccio scientifico, soprattutto perché si basa su un bilancio audiologico completo e su dei software di trattamento del segnale sofisticati. Tuttavia, il successo di un apparecchio si basa anche su una gestione rieducativa del paziente, così come su un supporto personalizzato e regolare per arrivare a una regolazione adeguata alla sordità, all'ambiente, alla vita e alle aspettative dell'ipoudente.

Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.

Parole chiave : Udito, Sordità, Adattamento protesico, Apparecchi acustici


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