Le cause di debolezza muscolare sono molteplici: immobilizzazione prolungata, lesione muscoloaponeurotica, tendinopatia e frattura consolidata o in corso di consolidazione. Il muscolo non è sempre la principale causa dell'invalidità e saranno applicati diversi protocolli di trattamento a seconda dell'origine del deficit. Per identificare l'origine di questo deficit, è essenziale la valutazione della forza muscolare. Essa è svolta in un momento dato e in certe condizioni psicologiche, affettive (mattina-sera, a digiuno-durante la digestione, euforia-stanchezza, caldo-freddo, nervosismo, stress, ferite, problemi personali) e con diversi tipi di metodiche di valutazione. Questi sono altrettanti parametri che, sovrapposti al morfotipo, influenzeranno i risultati della valutazione. Si misura, quindi, il potenziale muscolare in un momento specifico della vita dell'atleta, che permette di definire la strategia terapeutica per migliorarlo. Il rinforzo, mirato e calibrato, porterà i cambiamenti anatomofisiopatologici ricercati, permettendo, così, un miglioramento delle prestazioni. Esso tiene conto del tipo di muscolo, quindi della sua fisiologia nel gesto atletico nonché del livello dell'atleta prima della sua lesione. Così, i principi del rinforzo muscolare nell'atleta in rieducazione devono tenere conto al tempo stesso della lesione e del livello iniziale dello sportivo per costruire un programma adeguato di rinforzo muscolare per l'atleta infortunato. Tutto questo lavoro ha l'obiettivo di presentare alcune tra le principali lesioni riscontrate negli atleti e i principi generali di rinforzo muscolare adeguato a queste lesioni, in particolare partendo da alcuni esempi di gestione.