Analgesia nel Pronto Soccorso pediatrico - 18/10/16
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Riassunto |
Il dolore interessa oltre il 50% dei bambini che si presentano in Pronto Soccorso. Quando presente, deve essere valutato e trattato prontamente con mezzi farmacologici adatti alla sua intensità e alla sua eziologia. Il dolore residuo deve essere oggetto di un aggiustamento terapeutico. Lo scopo è di permettere al bambino di riprendere le sue attività. Quando è programmato un gesto doloroso a scopo diagnostico o terapeutico, può essere necessaria un'analgesia/sedazione. Per questo tipo di gestione, gli analgesici, in monoterapia come in associazione, devono essere somministrabili facilmente e senza dolore, avere un'azione rapida e prevedibile, un'emivita breve e una buona efficacia ed essere privi di effetti collaterali. Una tale gamma di molecole non esiste ed ogni analgesia/sedazione comporta un rischio, in particolare di ipossiemia. Tuttavia, al prezzo di un investimento umano e materiale, un dipartimento di emergenza deve essere in grado di fornire un supporto analgesico efficace in condizioni di sicurezza identiche a quelle di un'anestesia. La qualità di questo tipo di organizzazione è misurata attraverso l'identificazione dei bambini per i quali è, in principio, preferibile un'anestesia generale.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Bambino, Dolore, Pronto Soccorso, Analgesia, Sedazione, Morfina
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