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Les formes frontales de maladie d’Alzheimer - 11/03/16

Doi : 10.1016/j.praneu.2016.01.012 
C. Boutoleau-Bretonnière a, b,
a Service de neurologie, centre mémoire ressources recherche (CMRR), CHU de Nantes, boulevard Jacques-Monod, 44000 Nantes, France 
b Service de neurologie, CHU de Nantes, CIC 04, boulevard Jacques-Monod, 44000 Nantes, France 

Correspondance : CMRR, service de neurologie, hôpital Laennec, CHU de Nantes, boulevard Jacques-Monod, 44093 Nantes, France.

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Résumé

La forme frontale encore appelée forme comportementale et/ou dyséxécutive de maladie d’Alzheimer (MA) est une entité encore mal connue et mal définie. Les patients présentent au premier plan soit des troubles du comportement, soit des troubles exécutifs ou les deux. Pour autant, les rares études descriptives mettent aussi en avant la présence de troubles mnésiques plus importants que dans la forme frontale de dégénérescence frontotemporale qui est le diagnostic différentiel principal. Cette forme touche les personnes plus jeunes que dans la MA, avec une évolution plus rapide. Il existe de nombreuses dissociations entre la présentation clinique frontale et les études d’imagerie ou de neuropathologie qui ne retrouvent pas toujours d’atteinte spécifique des lobes frontaux. Ces discordances nécessitent pour être mieux comprises la conduite d’études prospectives, ce qui permettrait également de proposer des critères consensuels concernant ces appellations.

Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.

Summary

The frontal variant also known as behavioral and/or dysexecutive variant of Alzheimer's disease (AD) is a poorly understood and poorly defined entity. Patients present clinical features of behavioral disorders or executive disorders or both. However, the few descriptive studies also highlight worse memory scores than in the behavioral variant of frontotemporal degeneration, which is the main differential diagnosis. Patients with this variant are younger than people with AD and experience more rapid disease progression. There is some dissociation between the clinical frontal presentation and imaging or neuropathology findings that do not always suggest specific involvement of the frontal lobes. These inconsistencies need to be explored further with prospective studies that could also provide consensus criteria.

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Mots clés : Maladie d’Alzheimer, Variant frontal de DFT, Comportement, Syndrome exécutif

Keywords : Alzheimer disease, Frontal variant of frontotemporal dementia, Behavior, Dysexecutive syndrome


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Vol 7 - N° 2

P. 145-148 - Aprile 2016 Ritorno al numero
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