Supporto circolatorio: indicazioni attuali e prospettive - 10/11/15
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Riassunto |
Il tipo di supporto circolatorio utilizzato è diverso in funzione della situazione. Nel caso di un grave shock cardiogeno, è preferibile utilizzare un sistema provvisorio tipo extracorporeal membrane oxygenation (ECMO), il cui impianto è semplice e poco invasivo. Questo tipo di sistema aiuta a stabilizzare lo stato emodinamico del paziente in modo da condurlo a un recupero, a un trapianto o all'impianto con un supporto a lungo termine. Data l'eterogeneità delle situazioni, i tassi di sopravvivenza sono variabili, andando da circa il 10% per gli arresti cardiaci refrattari extraospedalieri a quasi il 70% per le miocarditi acute. Nel quadro dell'insufficienza cardiaca cronica, quando la disfunzione è biventricolare, occorre ricorrere al cuore artificiale totale o a un supporto paracorporeo tipo Thoratec. Lo sviluppo delle consolle portatili permette ai pazienti impiantati con questi sistemi di tornare a casa. Tuttavia, è preferibile impiantare i pazienti più precocemente con supporti monoventricolari sinistri, prima che la disfunzione destra divenga proibitiva. I nuovi supporti a flusso continuo sono, in effetti, associati a eccellenti tassi di sopravvivenza, ma anche a un notevole miglioramento della qualità di vita. In virtù di questi miglioramenti, questi nuovi sistemi possono, in alcune situazioni, essere proposti al posto di un trapianto o, anche, per ritardare la scadenza di un trapianto.
Il testo completo di questo articolo è disponibile in PDF.Parole chiave : Insufficienza cardiaca, Supporto circolatorio, Cuore artificiale, ECMO, Trapianto di cuore
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