Tumori dell'ipofaringe - 01/01/04
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Itumori dell'ipofaringe conservano, nonostante i progressi della diagnostica per immagini, della chirurgia e della radioterapia e la comparsa di chemioterapie efficaci, una prognosi infausta. Questi tumori compaiono in pazienti con un passato di pesante consumo di alcol e tabacco che, nella metà dei casi, causa patologie associate, le quali compromettono la realizzazione dei pesanti trattamenti richiesti dal tumore. In oltre i tre quarti dei casi, questi carcinomi sono diagnosticati in stadio avanzato. Se, per i rari tumori scoperti all'esordio, si può discutere il ricorso a radioterapia o a chirurgia limitata, i tumori evoluti sono il più delle volte trattati con interventi radicali e radioterapia postoperatoria. La sopravvivenza a 5 anni non supera il 50% nel primo caso, il 35% nel secondo. La sopravvivenza dei pazienti trattati a scopo palliativo è molto bassa (meno del 10% a 2 anni). Il solo vero progresso nel corso degli ultimi 20 anni è la comparsa delle strategie di conservazione della laringe in casi adeguatamente selezionati, che permette di evitare una volta su due la laringectomia totale, ma senza beneficio in termini di sopravvivenza. Le nuove modalità di irradiazione, i protocolli di associazioni radiochemioterapiche concomitanti e i presidi terapeutici bioriduttivi sono le principali direttrici di ricerca attuali.
"Palabras clave" : Ipofaringe, Chirurgia, Radioterapia, Chemioterapia, Conservazione della laringe
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